Affrontiamo insieme alla dott.ssa Erica F. Poli questo periodo di emergenza durante il Coronavirus. Questo è il video numero 4 di una serie di 14, dedicata al tema “Ben-Essere nell’emergenza”.

Tra i videocorsi della dott.ssa Poli, oggi ti segnaliamo il videocorso “Psycho basics & first aid” di Erica F. Poli. Abc della psiche e pronto soccorso emozionale.

Videocorso-Poli-Psycho-Basics

Oggi parliamo di un altro strumento che viene chiamato debriefing in psicologia di emergenza.

Questo termine possiamo tradurre in una parola più poetica che è narrare. Narrare è una delle attività umane per eccellenza: dal mito alla fiaba nella storia antica, della storia moderna, delle fiabe che raccontiamo ai nostri figli.

Narrare permette di stabilizzare il campo e accedere alle proprie risorse interiori quando una persona si trova in una situazione d’emergenza.

Una delle più importanti esponenti della medicina narrativa è Rita Sharon che ha scritto tantissimo su questo argomento.

Narrare è uno strumento vero e proprio, non si tratta soltanto di un’idea ma è uno strumento che ha una base e una valenza scientifica.

Come fare?

Prima possibilità: prendi un foglio e scrivi cosa per te ha segnato l’inizio dell’emergenza. Diventa il narratore di te stesso. Vai a cercare qual è stato per te il momento in cui qualcosa è cambiato e cerca di trasformarlo in un racconto.

Nel momento in cui lo trasformi in un racconto succede la bilocazione cognitiva che è la creazione di uno sdoppiamento. Ci sei tu e c’è quello che narra e ti osserva.

Le ricerche dicono che se lo racconti più volte quindi lo scrivi in vari modi la tua percezione cambia. All’inizio ci saranno i fatti ma poi verranno fuori le emozioni.

Mentre la trasformi in un racconto, in una storia, in una fiaba tu la elabori e metti in campo tutta una serie di capacità intellettive riflessive che trasformano la tua percezione.

Secondo passaggio scrivi cosa per te è più difficile in questo momento. In questo modo circoscrivi il trauma quindi diventa qualcosa di più focalizzato e questo ti permette di muoverti molto più facilmente nell’affrontare l’emergenza ed eventualmente trovare una riparazione.

Terza possibilità: trasformare in una poesia. Prendi delle parole e fai una poesia creativa, metti le parole che ti vengono e poi le colleghi.

Quarta possibilità: tieni un diario. Quando tutto sarà finito i diari saranno preziosissimi e magari ci serviranno per capire che cosa possiamo imparare dalle esperienze, che cosa possiamo cambiare di noi stessi e della nostra società.

Buona scrittura e buon lavoro!

Erica F. Poli