E’ SanValentino, festa degli innamorati.
Dal momento che, nonostante tutte le solite critiche che facciamo alle festività programmate e mercificate, oggi in qualche forma, tutti quanti ce ne ricorderemo, perché non cogliere l’occasione per un piccolo intento?
A tutti quelli che in questo momento stanno vivendo una relazione di coppia sufficientemente buona, mi piace l’idea di suggerire come intento quello di coltivare la tenerezza e l’intimità emotiva.
Di sovente le persone si difendono dall’attaccamento per paura della debolezza e si convincono che essere adulti significhi non avere bisogni e saper stare sulle proprie gambe. Invece una coppia che si possa dir tale è fatta da due individui che si permettono di esserci l’uno per l’altra e anche, perché no, di sentire che possono attaccarsi all’altro, non nel senso di dipendere, ma nel senso di poter confidare davvero nella presenza di chi amano e nella sua accettazione di come sono.
Ciò che è tenero e appassionato, romantico e intimo non è smanceria o finzione, è coraggio di mettere l’anima in una relazione.
A chi invece sta vivendo una relazione sofferta, voglio ricordare che se fa male non si può considerare amore. Se ti fa sentire rifiutato o rifiutata, non incontrata o incontrato nei tuoi bisogni e nelle tue inclinazioni non fa per te. Potrà essere dura riconoscerlo e vedere infrangersi un sogno, ma un requisito per l’amore è la libertà di essere accolti per come si è e la verità del sentire.
Perciò l’intento è quello che vi liberiate al più presto di un amore velenoso e quale più elegante ed ironica occasione di San Valentino per farlo?
Infine per chi non sta vivendo una relazione di coppia in questo momento, immagino che San Valentino possa risultare indifferente nel migliore dei casi, se non addirittura insopportabile. Diciamoci la verità, i soli per scelta consapevole, sono davvero pochi, anche perché in generale siamo fatti per l’amore.
Allora l’intento che mi piace suggerire è che non vi sentiate sbagliati in alcun modo, che non pensiate che c’è qualcosa che non va in voi.
Innamoratevi di voi stessi, siete unici e irripetibili. Niente di narcisistico, s’intende, solo il riconoscimento del bello che ogni essere umano è. Attenzione però … chi si innamora di sè in breve fa innamorare chi gli sta intorno … quindi occhio a chi frequentate da oggi in poi.
Scherzi a parte, buon San Valentino a tutti, solo per ricordarvi di amare in ogni caso, amare quello che siete in ogni momento, amarvi tanto e bene, amare ogni singolo granello del reale e del surreale, amare tutto quello che è accaduto e anche quello che non avete vissuto. Amare persino l’incapacità di amare.
“Ama e fa ciò che vuoi” è stato detto.
Io sottoscrivo.

Erica F. Poli