Vi invitiamo il 30 settembre 2022 al Congresso Nazionale della Società Svizzera di Psichiatria Sociale presso lo Spazio Aperto di Bellinzona, Via Gerretta 9A, 6500 Bellinzona, sul tema:

QUALE PSICHIATRIA PER QUALE FUTURO?

LE CURE OLTRE GLI PSICHIATRI

In occasione del nostro ultimo congresso, nell’aprile 2019, ci siamo posti diverse questioni sui mutamenti sociali e sulle nuove forme di disagio psichico nel nostro vivere quotidiano, in una società che è mutata in modo così repentino nel giro di pochi decenni.

Gli eventi successivi al 2019, che hanno messo in discussione parecchie delle nostre certezze, ci hanno costretto a confrontarci con il senso profondo della precarietà, in cui nulla era più così sicuro e stabile; giornalmente apprendevamo, da notizie sempre più contrastanti, che il caos e la paura si diffondevano in ogni parte del mondo. Abbiamo assistito in prima persona alle reazioni più disparate ad eventi che in realtà avrebbero potuto accumunarci in una lotta condivisa; la reazioni di stati e governi, la reazione delle autorità, la reazione del nostro entourage e le reazioni più intime del nostro stato interiore. Qualcuno ha scoperto in modo tangibile l’impatto più violento delle proprie personali ansie, qualcun altro ha scoperto un proprio equilibrio più solido di prima, forte degli adattamenti a scossoni esistenziali decisivi.

Siamo stati sicuramenti costretti ad accettare l’idea che la nostra psiche sia vulnerabile, facilmente deteriorabile ed appesa ad un invisibile filo intessuto con l’illusoria seta delle nostre certezze ed abitudini.

Chi cura il prossimo per professione ha dovuto fare i conti con la propria vulnerabilità, proiettata in una realtà globale, in cui paziente e curante vivevano un’esperienza difficile ma condivisa, che li metteva sullo stesso straordinario piano, che è quello su cui poggia ogni essere umano, indipendentemente dalla propria posizione ufficiale.

In questa occasione qualcuno di noi si sarà accorto che la cura di sé e dell’altro non poteva più passare soltanto dall’attenzione al miglioramento di sintomi, dall’approccio terapeutico volto al superamento di meccanismi psichici patologici e più generalmente dalla “guarigione” di una psiche in difficoltà.

Abbiamo forse sperimentato il bisogno di inserire il malessere psichico individuale in un contesto personale più profondo, che non contiene solo soma e psiche, e in un contesto sociale più allargato, in quanto il nostro benessere appare chiaramente vincolato alla nostra situazione relazionale, affettiva e comunitaria.

Questi aspetti rendono ancor più presente l’idea di Hillman, secondo cui i curanti sono chiamati ad offrire una via che aiuti la psiche a trovare la propria natura e che aiuti l’anima a ritrovare il luogo che le è proprio.

La psichiatria e la psicologia sono chiamate quindi ad andare oltre, spingendosi nel mondo profondo di ogni individuo, unico e irripetibile, utilizzando l’approccio più adatto ed aprendosi ad altre visioni, complementari e non sostitutive, che aiutino a trovare la chiave di lettura giusta, oltre che alla chiave utile per aprire porte fino ad ora inaccessibili.

Probabilmente però dobbiamo prima aprire le nostre, quelle spesso sigillate da preconcetti stantii e da condizionamenti esterni, non basati sulla nostra personale esperienza.

Aprire i nostri orizzonti per poter essere più a contatto con l’altro e con il mondo che lo attraversa, per costruire ponti che uniscano le diversità di ognuno, rispettandole ed arricchendosene.

Questa vuole essere la nostra ambiziosa proposta per la giornata di congresso nazionale della Società Svizzera di Psichiatria Sociale.

RELATORI:


Dr.ssa Erica Francesca Poli

Titolo intervento:
La psichiatria oltre la psichiatria:
bellezza, emozioni e complessità tra etnomedicina, antropologia e neuroscienze.

 


Prof. Tomaso Montanari

Professore ordinario di Storia dell’arte moderna
Rettore dell’Università per Stranieri di Siena

Titolo intervento:
«Oh, se potesse l’arte ritrarre l’indole e il cuore! Nessun quadro al mondo sarebbe più bello»

 


Prof. Dr. med. Daniele Zullino

primario delle cliniche delle dipendenze all’ospedale universitario di Ginevra, professore di psichiatria all’università di Ginevra, facoltà di medicina.

Perché non serve a granché la terapia dei disturbi psichiatrici…

 

PROGRAMMA:

  • 8.00 – 8.30 registrazione e accoglienza
  • 8.45 – 9.00 saluti
  • 9.00 – 10.00 Primo intervento Prof. Dr. med. Daniele Zullino
  • 10.00 – 10.30 pausa
  • 10.30 – 11.30 Secondo intervento Dr.ssa Erica Francesca Poli
  • 11.30 – 12.30 Terzo intervento Prof. Tomaso Montanari
  • 12.30 – 13.00 domande
  • 13.00 – 14.00 standing lunch
  • 14.00 – 15.00 partecipazione a un workshop
  • 15.00 – 15.30 pausa
  • 15.30 – 16.30 partecipazione a un secondo workshop
  • 16.30 – 17.00 premiazione vincitore concorso di scrittura e saluti finale

WORKSHOP:

Partecipazione a due workshop a scelta tra i seguenti argomenti (per chi partecipa online i workshop disponibili sono solo il numero 3 e 5):

  1. ARTETERAPIA con Raffaella Ortelli Spinedi
  2. DANZATERAPIA con Sibel Tutumlu e Annapaola Lovisolo
  3. TERAPIA PSICHEDELICA con Christine Meier
  4. MINDFULNESS con Fabio Ratti
  5. RUOLO DEI PEER NELLE CURE con Mariagrazia Giorgis

e Federica Giudici di Promentesana

Nello spazio del Congresso saranno esposti i brani più votati del concorso di scrittura:

https://sopsy-si.ch/index.php/2022/03/09/concorso-di-scrittura-sopsy/

Crediti SSPP riconosciuti 7.

Costo d’iscrizione:

–    100 Fr. per i non soci, comprensivo di standing lunch;

–    50 Fr. per gli studenti e persone a beneficio di rendita AI, comprensivo di standing lunch;

–    80 Fr. per i soci SOPSY (Sezione Svizzera italiana e SOPSY Nazionale) e  per gli operatori OSC, comprensivo di standing lunch;

–    80 Fr. per i partecipanti online;

Clicca qui per iscriverti

La struttura è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

Vi aspettiamo numerosi.

Dr. Med. Amos Miozzari

Presidente SOPSY/Sezione Svizzera Italiana