Quattro esercizi per cambiare

 

Esercizio 1)

INDIVIDUA LE FRASIALLA BASE DEGLI SCHEMI

Quando qualcosa non funziona, quando un’emozione sgradevole ti blocca o ti rende infelice, pensa al tuo passato, a ciò che ti è stato insegnato a proposito o alle tue esperienze di vita. A volte, a influenzare il nostro modo di vedere le cose, è una frase o un comportamento che abbiamo visto ripetersi più volte in famiglia. Per esempio il papà che ti diceva sempre: «Prima il piacere, poi il dovere», può essere il motivo per cui fai fatica a staccare dal lavoro o non riesci mai a goderti un momento di tranquillità domestica: quando mai è finito il dovere per una donna che ha pure una casa o una famiglia da gestire? Idem la nonna che ripeteva di continuo: «Siamo nati per
soffrire». Una volta individuata “la vecchia scena del condizionamento”, mettiti comoda e a occhi chiusi e cerca di visualizzare il tuo film. Sposta, piano piano l’attenzione, sui particolari che ricordi o che ti sembra di ricordare: le mani rugose della nonna che ti cuciva un vestito, lo sguardo pieno d’amore del papà che ti correggeva un compito.
L’obiettivo è andare a cercare un’immagine positiva da associare al ricordo. Può essere una carezza, un bacio, un complimento. Qualcosa che sposti l’attenzione dalla credenza, al contesto e alle emozioni connesse.

Perché è utile: perché smetti di guidare la tua vita con il pilota automatico inserito che ti porta sempre nella stessa direzione. Ovviamente non basta un esercizio di cinque minuti per cambiare il corso di una credenza radicata. Devi ripeterlo spesso: inizi a percepire un cambiamento, quando, invece di reagire nel solito modo, riconosci l’esistenza di uno schema.
E ti chiedi quali altre possibilità hai.

 

Esercizio 2)

ROVESCIA LE CREDENZE NEGATIVE

Scriviti su un foglio o sul pc una serie di credenze in cui ti riconosci. Se non ti viene in mente niente, puoi tirarle fuori dai libri che stai leggendo o dalle frasi di un personaggio che segui in una fiction.
Per esempio: «Capitano sempre tutte a me», «Sono troppo poco determinata per riuscirci», «I miei sforzi sono infruttuosi». Rifletti su ognuna di queste frasi e fa di tutto per confutarle con una serie di domande e affermazioni che precisano la realtà: «Davvero mi va sempre tutto storto?». «Ci sarà stata almeno una volta in cui i miei sforzi sono stati premiati». Segna tutto, mi raccomando: le cose brutte vengono sempre in mente, quelle belle, meglio
tenerle a portata di mano e rileggersele.

Perché è utile: permette di portare a un livello conscio i pensieri negativi e contestualizzarli con più obiettività.
«È vero che spesso me ne capitano di tutti i colori, però sono stata anche molto fortunata: ho una famiglia amorevole, un lavoro, degli amici e adoro la danza».

 

Esercizio 3)

SPOSTA L’ATTENZIONE SUGLI OBIETTIVI

Dedica cinque minuti al giorno a stilare una lista dei tuoi obiettivi. Scrivi sempre sullo stesso foglio, aggiungendo nuove cose da fare o aggiustando il tiro su quelle che a un certo punto non ti sembrano più indispensabili.
Se non riesci a farlo ogni giorno, puoi farlo anche una volta a settimana. L’importante è tenere un filo conduttore.

Perché è utile: rendere concreta la lista dei tuoi desideri ti aiuterà a darti da fare per realizzarli senza perdere tempo in lamentele. Ogni obiettivo raggiunto sarà poi uno stimolo per i prossimi.

 

Esercizio 4)

inizia (o chiudi) la giornata con EMOZIONI POSITIVE

Se decidi di ripulire i tuoi pensieri, aiutati con due alleati che comunicano con il sistema limbico profondo, sede dei nostri istinti: il profumo e la musica. Puoi scegliere qualche goccia di olio essenziale con proprietà terapeutiche, per esempio il neroli e la lavanda, efficaci negli stati ansiosi.

Un’idea in più? Accompagna i tuoi momenti di relax e riflessione con playlist capaci di stimolare le onde cerebrali theta che si attivano nel sonno e nella meditazione (digita su Google: yotutube + Onde Theta e ti si aprirà un mondo). Oppure ascolta il cd Grazie Ti Amo (Anima Edizioni 11,90 euro). Contiene un sottofondo musicale rilassante su cui viene ripetuto la frase Grazie ti amo in 23 lingue. È la tecnica Ho’oponopono, portata avanti da Hew Len, uno psichiatra hawayano, per ripulire dai programmi inconsci che ci imprigionano.

Perché è utile: entri nella parte meno nota del cervello. E se ti predisponi bene alla giornata (o se la chiudi in serenità), il cambiamento è più semplice.