In occasione della Giornata Internazionale contro il cancro (World Cancer Day), sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità, che si commemora il 4 febbraio di ogni anno, il centro La Torre annuncia e apre un nuovo percorso di psicooncologia“.

Di cancro sopravvivono oggi secondo le statistiche il 53% dei pazienti. Psicooncologia a La Torre si rivolge a questo 53% affinché non sopravvivano soltanto ma vivano davvero e pensa, in termini di ricerca continua, a quel 47% ancora in cerca del senso perduto.

La Psico-Oncologia si occupa dei fattori psicosociali connessi alla malattia neoplastica, nonché delle tecniche psicologiche che possono influire positivamente sulla insorgenza, progressione e remissione della stessa.

Psico-Oncologia significa affrontare (e possibilmente gestire) le dinamiche della malattia neoplastica sia sul piano della qualità della vita del soggetto coinvolto e dei suoi familiari, sia nei termini del trattamento dei fattori emotivi e sistemico-relazionali che intercorrono nella dinamica patologica.

Psico-Oncologia a La Torre significa qualcosa di più.

Significa convergenza di saperi, di scienza e di arte medica, con al centro il paziente.

Significa personalizzazione dell’approccio, ricerca dell’identità del soggetto, percorso di restituzione della persona alla sua unicità, che la malattia e le terapie ad essa associate spesso cancellano o erodono. La perdita dell’unicità, del senso del proprio esistere è alla radice della insorgenza della malattia, e all’esito del suo dipanarsi.

Dalla risonanza e dal riconoscimento di appartenenza ad una stessa visione, scaturiscono gli incontri congiunti di Grandi e Poli che, aperte ai malati con qualsiasi diagnosi, somatica o psichica, trovano specifica applicazione nella psicooncologia.

Le competenze oncologiche e psicoterapiche dei due Medici, al crocevia tra scienza e anima, accolgono sinergicamente, considerando la malattia attraverso le conoscenze all’avanguardie, la persona come essere unico, come narrazione di una storia di vita.

Radicandosi nella tradizione medica occidentale di Ippocrate di Kos, medico sacerdote, figlio di Asclepio, figlio di Apollo, figlio di Zeus che aveva compreso il ruolo dell’apoptosi, della morte cellulare programmata, fondamentale anche oggi nella comprensione della patologia neoplastica e delle logiche cellulari e psicologiche che la sottendono.

Psico-Oncologia a La Torre significa incontro della persona il suo corpo, la sua psiche e la sua anima, spesso disconnessi dall’invasione della malattia, della diagnosi e della terapia; significa un viaggio per i Medici e i Pazienti, insieme, alla ricerca dell’Armonia perduta, della Luce offuscata: la patologia è perdita di connessione e di comunicazione tra sistemi, sia sul piano biochimico  che biofisico, diminuzione dell’energia del sistema, della sua organizzazione, del suo essere progetto dotato, di senso, che ri-costruisce contro l’entropia del caos, ogni giorno: cercano di sostenere l’individuo a esprimere ordine, simmetrie, risonanze, sogni, bellezza.

Il percorso a La Torre è un viaggio alla ricerca dell’integrità perduta.

Attraverso:

  • L’Etnofarmacologia, botanica, per utilizzarne la complessità dei meccanismi biochimici ed elettromagnetici coinvolti.
  • La Biorisonanza, con di strumenti di trattamento, nati dalla ricerca universitaria biorisonanza.
  • La musicomedicina di risonanza: siamo fatti di suono e “il suono cura l’anima e le cellule”. Musicomedicina di risonanza secondo Hubner e percorsi di Neurocanto personalizzati.
  • La Psicoterapia, con focus sui fattori emotivi che intercorrono nella malattia, nel suo decorso, nella sua cura. Dalle tecniche di psicoterapia intensiva dinamica breve ISTDP, approcci innovativi derivanti dalle neuroscienze affettive, (NARM, NeuroAffectiveRegulationModel), teoria polivagale, nelle sue applicazioni terapeutiche. La radice antropologica, applicata al pensiero psicodinamico, alle tecniche ipnotiche e immaginative, al simbolo. L’applicazione e l’integrazione di questi approcci e ricerca della Dottoressa Poli ha portato alla nascita di una metodologia: Polisintesi, che opera una sintesi in una sinergia di cura personalizzata per il soggetto.

Un percorso di cura e recupero della qualità di vita migliore possibile, sostegno del soggetto e dei familiari.

Di controllo dei sintomi somatici e psichici, di contenimento degli aspetti secondari dei trattamenti medici in corso, della gestione di ansia e depressione secondarie, del recupero di sentimenti di fiducia nel proprio corpo  e nelle proprie capacità di guarigione, del mantenimento dell’autostima e della sicurezza di sé, dell’ empowerment inteso come attivazione della capacità di vedere nell’esperienza di malattia una opportunità di evoluzione personale, rivitalizzazione della creatività per quanto concerne la progettazione della propria vita e la possibile re-missione della propria esistenza.

Psicooncologia a La Torre significa fisica e metafisica: al centro, l’essere umano.

 

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