Erica F. Poli, direttore sanitario del centro EFP Group di Milano, ci parla dei traumi e di come affrontarli.

 

Il trauma รจ sempre stato centrale nella psicologia occidentale.

Il trauma รจ anche un grosso equivoco.

La psicologia occidentale per molto tempo si รจ posta nei confronti del trauma cercandone il perchรฉ e le cause nel passato.

Le reti neurali del cervello vengono rinforzate ogni volta che parliamo di quello stesso argomento. In un certo senso piรน cerchiamo il perchรฉ di un dato disturbo e piรน andiamo a rafforzare la rete neurale che lo sostiene.

Il trauma ha sicuramente un ruolo importante nel plasmare il nostro modo di reagire e il tipo di difese che mettiamo in campo.

Non ha senso focalizzarsi sul perchรฉ, e non รจ neanche sicuro che lo troveremo, perchรฉ esistono memorie di carattere non verbale.

A fare la differenza รจ come noi, nel qui e ora, mostriamo di rispondere alle nostre emozioni e ai nostri vissuti.

Il trauma si affronta nel momento dellโ€™adesso e attraverso il corpo. Il corpo, infatti, non dimentica, ricorda ogni cosa, ma al di lร  delle parole.

Laddove lโ€™energia รจ bloccata o repressa, vi รจ la memoria di un trauma. E non ci interessa sapere il perchรฉ sia accaduto, ma di integrarlo attraverso un nuovo assetto di connessione con i nostri vissuti.

Lโ€™interesse viene dato alla persona e alle sue modalitร  di integrare quello di cui fa esperienza.

Guardare al trauma in questo modo ci libera dai sensi di colpa o dalla necessitร  di cercare sempre qualcuno o qualcosa da accusare per come ci sentiamo.

Quello che conta veramente รจ come stiamo ora e cosa possiamo fare per noi stessi in questo momento.

Questo modo di procedere parte dal corpo e dal sentire.

Vivere invece nellโ€™archetipo della vittima, non ci permette mai di avere il nostro potere.