Conclusioni. Ma allora è tutta fisiologia?

No, la risposta naturalmente è no, perché la natura femminile e quella maschile sono un mix tra neurofisiologia e ormoni, influenzato dalla cultura, dalle esperienze di vita e dal modo in cui le elaboriamo.
Adesso che sai come funzionano le nostre menti, ecco tre modi per velocizzare la risoluzione dei conflitti tra voi.

1. Mettiti nei suoi panni

La prossima volta che ti snerva, immedesimati in lui ora che i pensieri dovrebbero apparirti un filo più chiari.
Esempio: tu sei lui che ha bucato il vostro appuntamento perché non si ricordava proprio. Tu/lui sei in imbarazzo pazzesco, ma non sei capace di comunicare le tue emozioni, quindi non riesci a trasmetterlo.
In più sei arrabbiato con te stesso (testosterone!). E la tua donna è arrabbiata con te! Come se ne esce?

2. Stacca i fatti dalle emozioni

Torna pure a essere te stessa. Dirgli che sei piuttosto irritata è inevitabile, però puoi farlo in un modo nuovo. Sintetico, chiaro e propositivo. Imparando a scomporre nel tuo discorso fatti, pensieri, emozioni e proposte.
Prima esponi i fatti («ho visto che hai dimenticato il nostro anniversario»). Poi i pensieri collegati («ho immaginato che avessi troppe altre cose per la testa»).
A questo punto le emozioni che ti hanno suscitato («Mi sono sentita non considerata» e infine la richiesta o la proposta («Andiamo a festeggiarlo al concerto di Italia Loves Emilia?»). Ti sarà grato della scappatoia dignitosa che gli offri, tanto più se gli chiedi di portarti a vedere il concertone settembrino di solidarietà ai terremotati, senza dirgli che il tuo vero obiettivo è quel sex symbol di Ligabue che canterà con gli altri big italiani.

3. Rinforza il tempo della madre

Se ascoltate musica, andate a teatro o al cinema, otterrete un altro interessante risultato: vi riprendete quello che la psichiatra e analista junghiana Shinola Boden definisce il mother time, il tempo della madre, quello che  dedichiamo a nutrire la nostra anima (i Romani, lo definivano otium). Si alimenta di tutte quelle belle attività che non danno risultati concreti, compreso prendere l’apertivo con le amiche, ballare, leggere. E si alterna al father time, il tempo dedicato alle azioni (andare a lavorare, portare i bambini a scuola, fare riunioni). Goderci questo tempo, considerato femminile per eccellenza, è fondamentale ai nostri giorni perché l’attuale modello sociale ci ha spinti sempre più verso “il fare” e abbiamo bisogno di riequilibrarci. Tutti: maschi e femmine. E se lui si sorprenderà di trovarti sul divano che leggi F, spiegagli con un sorriso e la voce più dolce di un canarino che stai  semplicemente coltivando il femminile dentro di te. Forse non coglierà le sfumature, ma sentendoti cinguettare, penserà che in quanto a fascino e dolcezza te la cavi benone. E non gli dispiacerà.