Erica F. Poli presenta il video-corso “Ubuntu – Dall’odio alla riconciliazione”, disponibile a questo link.

 

“Ubuntu – Dall’odio alla riconciliazione” comprende tre argomenti: Perdono – Etica della compassione – Rispetto profondo.

Un percorso per esplorare il perdono, l’etica della compassione, il rispetto profondo dell’altro, in noi, prima che al di fuori di noi.

“In Africa esiste un concetto noto come Ubuntu, il senso profondo dell’essere umani solo attraverso l’umanità degli altri”. Così Nelson Mandela nel 2008 tratteggiava un’etica tradizionale che ha origine nelle terre africane che si estendono sotto al Sahara, attorno a una essenza di lealtà e reciprocitá nelle relazioni delle persone.

Nella lingua bantu Ubuntu significa “benevolenza verso il prossimo” e l’espressione Umuntu ngumuntu ngabantu significa “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”.

In un tempo di odio e di separazione, di guerre militari, ideologiche, tecnologiche ed economiche, di violenze in famiglia, di migrazioni di profughi… una coscienza individuale basata sulla compassione e il rispetto dell’altro sembra quanto di più irraggiungibile e persino irrealizzabile. Invece, irriducibile negli animi da sempre e per sempre è il sogno di una comunità nella quale sostenersi e aiutarsi reciprocamente e lo slancio ideale alla pace tra i popoli e dentro ciascuno di noi.

E l’antropologia , la filosofia, l’alchimia e persino la fisica dei quanti insegnano che esiste una corrispondenza tra ciò che è piccolo e ciò che è grande, così come dal basso verso l’alto e viceversa: l’Ubuntu ha a che fare con la compassione verso il prossimo, ma in fondo il primo prossimo che incontriamo non siamo altri che noi stessi.

Allora questa etica universale non può che rimandare all’etica singolare di una legge interiore d’amore applicata alla vita di ogni giorno.

Un percorso di pace interiore che non può che riverberarsi naturalmente in un tassello di pace nel mondo.